La manifattura additiva nei settori industriali: come stanno cambiando i processi produttivi?

La manifattura additiva sta cambiando il modo in cui i prodotti vengono realizzati in numerosi settori industriali. Secondo il Wohlers Report 2019, le aziende che hanno introdotto tecniche di stampa 3D all’interno dei loro processi produttivi per la realizzazione di prototipi funzionali e parti finite rappresentano il 56,3% del totale.

L’integrazione della manifattura additiva nei processi di lavorazione tradizionali permette a un’azienda di diminuire il lead-time di un prodotto e avere maggiore controllo sulla qualità e sul costo dei componenti all’interno della filiera produttiva. 
La manifattura additiva garantisce anche maggiore libertà in termini di design, con la possibilità di creare componenti che diversamente non potrebbero essere facilmente realizzati con manifattura tradizionale a causa di tempi di produzione troppo lunghi e costi eccessivamente alti. 

Vantaggi e usi della manifattura additiva

L’utilizzo dei superpolimeri ad alte temperature e materiali compositi rispetto ai metalli risulta vantaggioso in settori come Aerospace, Motorsport, Oil&Gas e Automotive grazie alla possibilità di ridurre i pesi delle parti, di ottenere maggiore resistenza chimica alla corrosione, basso coefficiente di attrito, isolamento elettrico, insieme al vantaggio della maggiore lavorabilità delle plastiche rispetto alle leghe di metallo.

Nel mercato della tecnologia di stampa 3D FFF, il Carbon PEEK è il materiale con le caratteristiche più straordinarie per applicazioni estreme. L’aggiunta della fibra di carbonio rende la matrice in PEEK ancor più resistente dal punto di vista meccanico e consente di spingersi oltre nel processo di Metal Replacement nei settori motorsport, petrolchimico, aeronautico e aerospaziale.

L’evoluzione del mercato e i cambiamenti dell’industria nell’era della stampa 3D

Il mondo dell’industria sta dunque assistendo a una vera e propria rivoluzione trainata dalla continua evoluzione della manifattura additiva. Per aziende come Roboze è fondamentale investire risorse in ricerca e sviluppo, in modo da adattarsi ai rapidi cambiamenti del mercato a livello globale. Sempre più spesso, soprattutto negli Stati Uniti e in Asia, le industrie manifatturiere si affidano alla stampa 3D parallelamente a metodi di lavorazione tradizionali con macchine CNC a controllo numerico.

In particolare, la manifattura additiva sta cambiando il futuro del settore aerospaziale e della difesa: qui la sfida più grande è quella di ridurre i pesi dei velivoli con parti più leggere, mantenendo alti gli standard prestazionali dei componenti prodotti. La tecnologia di stampa 3D Roboze - grazie per esempio al PEEK, il polimero termoplastico semi-cristallino che garantisce le prestazioni più estreme grazie alle sue caratteristiche meccaniche e a un’ottima resistenza termica e chimica - permette alle aziende di settore di sostituire leghe leggere come l’alluminio con i superpolimeri, garantendo una riduzione dei pesi, del consumo di carburante e delle emissioni di anidride carbonica. 

Formazione e know-how tecnologico, accompagnate da una buona dose di conoscenza delle stampanti, dei materiali e delle tecniche di post-lavorazione, sono dunque alla base di questa rivoluzione industriale trainata dalla manifattura additiva, con Roboze impegnata in prima linea per aiutare i propri clienti a sfruttare al meglio questa grande opportunità rappresentata dalla stampa 3D.

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Scrivi a info@roboze.com 

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